News / Varie - venerdì 03 set 2010 | A cura dell'Ufficio Stampa
Come ha riportato la stampa specializzata, da martedì prossimo i pagamenti dei fornitori pubblici “faranno i conti” con la tracciabilità. In prima battuta, però`, non e’ per nulla tranquilla l`applicazione della nuova legge antimafia (la 136/2010), che all`articolo 3 fa scattare l`obbligo di effettuare tutti i pagamenti legati ad appalti pubblici su conti correnti dedicati.
La legge, che entrerà` in vigore il 7 settembre, è accompagnata da interpretazioni istituzionali contrastanti.
Non c`è alcun dubbio, infatti, che la tracciabilità si applicherà subito a tutti i contratti con i fornitori pubblici stipulati dal 7 settembre.
Diversa e molta più confusa è la situazione per i vecchi appalti, per i pagamenti legati a contratti già` in corso con la Pa.
Per il ministero degli Interni l`obbligo non riguarda i rapporti già` in corso. L`ufficio stampa del Ministro Roberto Maroni in una sintetica nota di risposta a un quesito posto da «Il Sole 24 Ore» proprio sui vecchi contratti risponde che: «L`articolo 3 relativo alla tracciabilità` dei flussi finanziari troverà` applicazione solo per i contratti stipulati successivamente all`entrata in vigore della norma stessa».
Dall’altra parte, l`Autorità di vigilanza sui contratti pubblici (organismo indipendente che vigila sul mercato degli appalti di lavori, servizi e forniture) la pensa in modo opposto. «L`onere della tracciabilità` scatta da subito anche per i contratti in essere» risponde, Giuseppe Brienza, Presidente, che tiene a precisare che la sua posizione «è il frutto di una primissima lettura della legge e che l`Autorità` tornerà sulla questione con un documento più` approfondito».
Intanto, però, i fornitori pubblici e le stazioni appaltanti dovranno districarsi tra le due interpretazioni da subito.
Al momento Confartigianato nazionale sta verificando con il Ministero degli interni e con l’Autorità le modalità applicative di questa norma che, se non chiarita, rischia di bloccare subito tutti i pagamenti delle amministrazioni: la norma richiede infatti anche il codice unico di progetto (Cup), che oggi i contratti in essere non hanno e senza il quale non c`e` tracciabilità.
Alleghiamo qui di seguito (in formato PDF) la circolare della Confartigianato di Ravenna del 3 settembre 2010 ed il testo della Legge 13 agosto 2010 n. 136
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