News / Varie - lunedì 31 mar 2025 alle 08:08 | A cura dell'Ufficio Stampa
'Apprezziamo la sensibilità del Governo che, nel prevedere la proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di stipulare polizze contro le calamità naturali, ha compreso la necessità di offrire più tempo per individuare soluzioni e risposte adeguate alle esigenze delle micro e piccole imprese'.
E’ il commento del Presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli sul rinvio deciso dal Consiglio dei Ministri di sabato scorso e che sarà differenziato a seconda della dimensione delle imprese.
Il termine è differito al primo ottobre 2025 per le medie imprese e al primo gennaio 2026 per le piccole e micro aziende.
Rimane invece fermo al primo aprile 2025 il termine per le grandi imprese, per le quali però non scatteranno per ora le sanzioni per chi non si adegua.
Granelli ha sottolineato inoltre l’importanza di utilizzare la proroga per fare chiarezza su molti aspetti ancora oscuri del decreto attuativo dell’obbligo di assicurazione: beni da assicurare, danni da risarcire, confrontabilità delle offerte delle assicurazioni. 'Un impegno che ci auguriamo possa iniziare fin dal tavolo convocato lunedì 31 marzo dal Ministero delle Imprese e del made in Italy con le Organizzazioni imprenditoriali e Ania con l’obiettivo di consentire a 4 milioni di imprese di scegliere e stipulare polizze chiare, trasparenti e che garantiscano risarcimenti equi e commisurati al danno'.
In queste ultime settimane Confartigianato è ripetutamente intervenuta per sottolineare come il decreto sull’obbligo di assicurazione contro le calamità naturali e gli eventi catastrofali fosse inapplicabile e chiedendo che prevalesse il buon senso, con un rinvio dell’entrata in vigore per chiarirne tutti gli aspetti e costruire polizze adatte alle esigenze delle imprese.
D'altronde la preoccupazione di oltre 4 milioni di imprenditori alle prese con un provvedimento che, oltre a comportare un esborso di almeno 2 miliardi di euro, non offre certezza sui beni da assicurare, su quali danni verranno risarciti, sulla confrontabilità delle offerte da parte delle assicurazioni, è chiara e comprensibile da tutte le parti in causa, Governo e Parlamento compresi.
Questi interrogativi Confartigianato li ha indicati sin da subito, ma che non sono stati sciolti nel pur lungo tempo intercorso tra l’emanazione della norma primaria e il decreto ministeriale attuativo uscito soltanto il 28 febbraio, a un mese dall’entrata in vigore dell'obbligo, prima di questa proroga fissata per il 31 marzo. Ora, è più che mai urgente trovare soluzioni concrete, percorribili e realmente utili per coprire questa tipologia di rischi.
Torneremo su questo argomento non appena avremo ulteriori approfondimenti.
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