News / Varie - venerdì 25 nov 2011 | A cura dell'Ufficio Stampa
Ridurre i consumi dell’acqua per affrontare la siccità che sta colpendo anche il nostro territorio. E’ l’obiettivo dell’ordinanza dell’Amministrazione comunale, firmata oggi dal sindaco, che entrerà in vigore da lunedì fino al 31 maggio prossimo, e che fa seguito al decreto regionale dei giorni scorsi sullo stato di crisi ai fini idropotabili delle province di Forli-Cesena, Ravenna e Rimini.
Il provvedimento del Comune contiene specifiche disposizioni per cittadini, aziende, Hera e per lo stesso Comune che provvederà a chiudere le fontane ornamentali non provviste del sistema di ricircolo e tutti gli impianti di irrigazione di giardini e/o parchi ad uso pubblico.
Per quanto riguarda i cittadini e le imprese, l’ordinanza ordina a tutti gli utenti di limitare il prelievo e il consumo dell’acqua, derivata dall’ acquedotto pubblico, agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici; vieta il lavaggio di aree cortilizie e piazzali; il lavaggio domestico di veicoli a motore; l’innaffiamento dei giardini, orti e prati, campi da tennis; il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo e ogni spreco ed abuso in genere.
La cittadinanza viene inoltre invitata ad un uso corretto e razionale dell’acqua al fine di evitarne ogni spreco e ad adottare utili accorgimenti per risparmio idrico: usare rubinetti frangi getto, che mediante la miscelazione di aria ed acqua possono consentire un risparmio idrico fino al 50%; non utilizzare l’acqua corrente per il lavaggio di piatti o verdure, e anche nelle normali operazioni di igiene quotidiana, (preferendo ove possibile la doccia al bagno).
Sono previsti adempimenti specifici anche per Hera, che dovrà provvedere alla chiusura delle fontanelle di erogazione prive del rubinetto di arresto e a svolgere il servizio di igiene urbana con mezzi che non utilizzano acqua potabile.
Il mancato rispetto dell’ordinanza sarà sanzionato a norma di legge nella misura compresa fra 25 Euro e 500 Euro, ai sensi dell’art. 7 bis del T.U.E.L. n. 267/2000; la sanzione sarà imputata in solido al trasgressore e a chi risulterà avere titolo per disporre legittimamente del sito o dei siti dove tali inadempienze avranno luogo.
In allegato il testo integrale dell'ordinanza
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