AFFISSE LE PRIME TARGHE DELLE BOTTEGHE STORICHE DI FAENZA

News / Varie - martedì 06 lug 2010 | A cura dell'Ufficio Stampa


Nei giorni scorsi, le Botteghe Storiche, associate alla Confartigianato di Faenza, hanno affisso al loro ingresso, le targhe identificative stabilite dalla Regione Emilia Romagna.
Si completa così un percorso avviato circa un anno e mezzo fa, durante il quale le imprese hanno dapprima presentato domanda ed avendo i requisiti espressamente richiesti dalla normativa regionale (tra i quali lo svolgimento della medesima attività da almeno 50 anni continuativi nello stesso locale, il collegamento funzionale e strutturale dei locali e degli arredi con l’attività svolta e la presenza nei locali, negli arredi, sia interni che esterni e nelle aree, di elementi di particolare interesse storico, artistico, architettonico ed ambientale) hanno ottenuto il riconoscimento di Bottega Storica.
Successivamente, sono state stabilite le caratteristiche che dovevano avere le targhe, sia dal punto di vista delle informazioni che dei colori.
Per quanto riguarda il materiale, essendo Faenza la città della ceramica, le tre Botteghe Storiche associate alla Confartigianato di Faenza hanno pensato bene di utilizzare proprio questo materiale, commissionando alla “Ceramica Gatti 1928”, anch’essa Bottega Storica, la realizzazione delle stesse.
Oltre alla “Ceramica Gatti 1928” sita in via Pompignoli n. 2/4, quindi, ora è possibile vedere le targhe anche presso le Botteghe Storiche “La Vecchia Stamperia” in via Castellani n. 25 ed il “Pastificio Artigianale di Daniele Lusa” in corso Saffi 24/C.
E’ senza dubbio un valore aggiunto per la città di Faenza, che a fianco delle nuove imprese che si avvalgono degli strumenti più innovativi, continua ad avere una testimonianza importante dei lavori artigianali di un tempo, che rivivono grazie ad alcuni imprenditori che sono riusciti a coniugare le tradizioni con le esigenze della clientela.
Il sapere ed il fare artigiano a Faenza è rappresentato, però, anche dalle imprese che si sono costituite negli ultimi anni e da diverse realtà che superano i 50 anni previsti dalla normativa, ma che, in gran parte per ragioni legate alla sicurezza sul lavoro, non hanno potuto continuare ad utilizzare gli strumenti lavorativi di un tempo.

 


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