News / Ambiente, sicurezza e qualità - martedì 18 mag 2021 | A cura dell'Ufficio Stampa
Nel settembre del 2020 è stato approvato il Decreto Legislativo 116, che fra le altre cose modifica completamente la definizione di rifiuto urbano facendo venire meno i rifiuti assimilati agli urbani, e cioè quei rifiuti speciali non pericolosi prodotti dalle imprese che i Comuni con i propri regolamenti parificavano ai rifiuti urbani. Ciò significa che le imprese, con l’entrata in vigore del decreto legislativo citato, possono non utilizzare più il servizio pubblico per le aree dove producono i rifiuti speciali e, conseguentemente, non pagare più la TARI per tali aree.
Per uscire dal regime della raccolta pubblica è previsto però che le imprese debbano inviare una comunicazione, al Comune dove hanno sede, dichiarando i codici dei rifiuti prodotti e smaltiti in proprio. La scadenza per inviare la suddetta comunicazione è il prossimo 31 maggio.
Ad oggi, però, 18 maggio, non c'è ancora un quadro legislativo certo, visto che il Governo sta ancora decidendo su modalità e scadenze.
Nonostante le nostre pressanti richieste a tutti i livelli, non sono state definite né del tipo di modulistica da adottare, né di come intendono modificare i regolamenti le Amministrazioni Comunali.
Stante le ultime modifiche legislative previste ed ancora in discussione, l’opzione di uscita dal servizio pubblico dichiarato entro il 31 maggio di quest’anno, partirà dal 1° gennaio 2022 e dovrebbe avere una durata minima di 5 anni. Ciò significa che fino al 31/12/2026 l’impresa non potrà rientrare nel servizio pubblico.
L'invito alle aziende, pertanto, in questo momento non può essere che quello di ponderare molto bene la scelta di uscire dal sistema pubblico di raccolta, per due principali motivi: il primo perché non si conoscono ancora le modifiche che i Comuni apporteranno ai propri regolamenti; il secondo è che stante l’attuale incertezza la scelta si può posticipare un anno e quindi farla nel 2022 a valere per il quinquennio 2023-2027.
Allo scopo di informare al meglio le aziende associate ed aggiornarle sull’attuale situazione, Confartigianato della provincia di Ravenna ha organizzato su questo tema due specifiche videoconferenze per GIOVEDI’ 20 MAGGIO alle ore 18 oppure LUNEDI’ 24 MAGGIO alle ore 21
Per partecipare a questi incontri in videoconferenza, che vedranno la presenza di Daniele Gizzi di Confartigianato Nazionale, è sufficiente comunicare via mail a monica.rollandi@confartigianato.ra.it la propria adesione. Successivamente verrà inviato il link di collegamento per la videoconferenza scelta.
News in Primo Piano
Altre Ambiente, sicurezza e qualità
News per settore