News / Ambiente, sicurezza e qualità - mercoledì 18 mag 2011 | A cura dell'Ufficio Stampa
Un incontro urgente con il Presidente del Consiglio e la sospensione dell’applicazione del Sistri: lo chiedono i Presidenti di Rete Imprese Italia (alla quale aderisce anche Confartigianato), Confindustria, Alleanza delle Cooperative Italiane, Confapi in una lettera aperta inviata al premier Silvio Berlusconi e al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Stefania Prestigiacomo.
“Desideriamo rappresentarLe – scrivono le Organizzazioni - la gravità della situazione in cui verrebbero a trovarsi le imprese qualora tale sistema diventasse obbligatorio dal prossimo primo giugno, come previsto dalla normativa in vigore” .
“Noi - si legge ancora nella lettera - condividiamo lo scopo per il quale è stato concepito il Sistri, siamo convinti che servirà a combattere la criminalità organizzata in un settore critico e che potrà comportare una semplificazione della gestione, eliminando la documentazione cartacea. Allo stato dei fatti, tuttavia, occorre riconoscere che il sistema nel suo insieme non è sufficientemente collaudato per poter essere utilizzato”.
Nelle imprese “la preoccupazione è fortissima e il malumore generalizzato. Dal prossimo primo giugno, 360.000 aziende non potranno infatti produrre, trasportare e smaltire i rifiuti se non utilizzando le nuove procedure informatiche, pena gravi e onerose sanzioni. Da diversi mesi - prosegue la lettera – le imprese testavano le nuove procedure, riferendone innumerevoli inconvenienti e malfunzionamenti".
"Per questo abbiamo verificato direttamente, in una giornata di test che si è svolta l'11 maggio, la situazione effettiva. Il 90% delle imprese ha denunciato disfunzioni di ogni genere: inutilizzabilità dei dispositivi informatici forniti dal Ministero, ore e ore di impossibilità di accedere al sistema, interruzioni nei collegamenti, procedure lunghissime. Nell'insieme, la nostra valutazione è che il test ha dato un esito che difficilmente avrebbe potuto essere peggiore”.
Da qui la richiesta di un incontro per “ripensare assieme il sistema tenendo conto delle segnalazioni dei malfunzionamenti e individuando le soluzioni più efficaci”.
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