News / Ufficio sindacale - sabato 17 nov 2012 | A cura dell'Ufficio Stampa
Si sono aperti, presso il Pala De Andrè di Ravenna, i lavori del XV Congresso Provinciale di Confartigianato. Tra le numerose autorità intervenute, sono intervenuti Mons. Alberto Graziani, che ha portato il saluto e gli auguri di buon lavoro a nome dell'Arcivescovo di Ravenna. Ha poi preso la parola Fabrizio Matteucci, Sindaco di Ravenna, che si è soffermato sulla gravissima crisi economica che sta riversando effetti micidiali sulle imprese. Matteucci ha garantito l'impegno dell'Amministrazione Comunale, di essere a fianco delle imprese con tutte le possibilità proprie dell'ente locale: dalla semplificazione e velocizzazione delle normative, alla conferma dell'impegno a favore dei consorzi fidi, strumento sempre più essenziale e strategico per l'attività delle piccole imprese. Ravenna è una realtà che sta forse soffrendo meno, numericamente, gli effetti della crisi, ma questa non è una consolazione: Matteucci ha quindi auspicato come l'impresa ed il lavoro siano al centro dell'azione del governo e dell'Unione Europea.
Gianni Bessi, vicepresidente della Provincia di Ravenna, ha portato il saluto ed un augurio di buon lavoro alla nuova dirigenza di Confartigianato, soffermandosi sulle novità dirompenti che vedranno, a breve, la riorganizzazione amministrativa nella provincia Romagna, che non coglie però impreparata la macchina amministrativa ravennate, visto che ha sempre operato nell'ottica di area vasta.
Gianfranco Bessi, Presidente della Camera di Commercio, dopo aver sottolineato la collaborazione da sempre propositiva esistente tra Confartigianato e sistema camerale, ha incentrato il proprio breve intervento sul valore delle piccole e medie imprese nel nostro territorio: molto diffuse, votate all'innovazione e ad operare in rete, rappresentando così un valore aggiunto per la nostra economia. Bessi ha confermato l'impegno della Camera di Commercio in tema di funzionamento di Confidi, di sostegno alle politiche di sviluppo e di investimento sul Porto, e per fare in modo che gli adempimenti burocratici siano sempre più semplici e più veloci.
Ha poi preso la parola il nuovo Presidente Provinciale di Confartigianto, Riccardo Caroli, che ha portato all'attenzione degli intervenuti un'articolata relazione che ha affrontato tutte le principali tematiche relative ad un momento economico estremamente difficile. “Non sono più tempi normali”, ha sostenuto Caroli: occorre prendere atto che le aziende italiane oggi sono in estrema difficoltà. L'economia deve diventare l'assoluta priorità per quanto riguarda l'azione Istituzioni e delle Forze Politiche in ogni ambito (copia integrale della relazione è qui allegata in PDF).
A seguire è intervenuto il Segretario Regionale di Confartigianato, Gianfranco Ragonesi, che ha posto l'accento sulla pericolosità di questa crisi. Le imprese artigiane e le piccole e medie imprese sono l'asse portante dell'economia regionale: in questo territorio c'è un'azienda ogni 9 abitanti, garantendo da sempre occupazione e coesione sociale. Se non si riuscirà a mettere in pratica azioni concrete per ridare liquidità alle aziende, e a garantire il funzionamento degli ammortizzatori sociali che per il 2013 vedono le risorse coprire a malapena i primi quattro mesi dell'anno, è a rischio davvero la coesione sociale della nostra società.
A Licia Redolfi, dell'Osservatorio MPI di Confartigianto Emilia Romagna, è toccato il compito di supportare, grazie alla scientificità dei dati raccolti ed elaborati, le analisi e le valutazioni espresse in precedenza da Riccardo Caroli e Gianfranco Ragonesi. Dati spesso impietosi, con una macchina burocratica pubblica in ogni campo più costosa, complessa, ma anche lenta ed inefficiente rispetto alle burocrazie degli altri Paesi europei. Con questa situazione le aziende italiane 'partono' con una zavorra pesantissima, che rende difficilissimo essere competitive. E questo, ovviamente si ripercuote sulla produzione, sugli investimenti, sull'occupazione, con un impoverimento continuo del nostro Paese.
In questo quadro decisamente negativo c'è anche, però, la fotografia di come le piccole imprese stiano cercando di resistere e mantenere l'occupazione meglio di quelle grandi, e di come il territorio di Ravenna sia tra quelli che 'tengono' meglio.
La sessione mattutina è stata chiusa dall'intervento del Segretario Nazionale di Confartigianato Cesare Fumagalli, che ha lanciato un vero e proprio appello a favore delle specificità della piccola imprenditoria italiana: 'il nostro Paese deve avere la capacità di scegliere un proprio modello di sviluppo, e questo non può essere che affidato alla valorizzazione delle economie territoriali. Se osserviamo i dati di questo difficile contingenza economica, possiamo notare che sia solo l'export proprio dei sistemi d'impresa legati alle specificità del territorio, a tenere. Salvaguardare le specificità di quello che sanno fare le piccole imprese, le capacità distintive in un mondo di tutti uguali: il nostro Paese e l'Unione Europea non possono più puntare a produzioni di massa a basso costo”. E su questo tema, pur ammettendo la 'sconfitta' nella battaglia per una direttiva europea a favore del 'Made in', Fumagalli ha assicurato che Confartigianato continuerà nella propria azione a favore di una legge che tuteli il “100% Made in Italy”.
Nel pomeriggio i lavori del Congresso riprenderanno con la parte privata per i soli delegati, poi, alle 17 il Pala De Andrè sarà nuovamente aperto al pubblico per la premiazione dei Protagonisti dello Sviluppo (con la partecipazione dell'Olimpionica Jessica Rossi) e poi, alle 18.30 con l'inaugurazione della mostra fotografica 'Questione di grinta: storia delle donne di Confartigianato', a cura di Giampiero Corelli e Silvia Manzani.
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