News / Ufficio sindacale - lunedì 10 dic 2012 | A cura dell'Ufficio Stampa
Pubblichiamo un comunicato stampa inoltrato alle testate giornalistiche locali con le considerazioni di Confartigianato e Cna della provincia di Ravenna in tema di equità sulla fiscalità locale:
L’Italia è il secondo paese europeo con la più alta crescita delle entrate fiscali rapportate al PIL nel periodo 2005 – 2014, il 4.5% in più in nove anni.
L’aumento della pressione fiscale e delle tariffe è una delle principali cause della difficile crisi che sta colpendo il sistema dell’Artigianato e della piccola e media impressa italiana.
In un momento così pesante per l’economia, i poteri decisionali sulle tariffe e le imposte in capo agli Enti Locali, devono essere valutati attentamente ricercando sempre un’applicazione la più equilibrata possibile tra tutte le leve fiscali a disposizione.
Questo significa trovare un equilibrio tra IMU, Tassa di Soggiorno e Irpef che tenga conto non solo del contingente, ma rappresenti un’azione di programmazione di più lungo respiro.
Se così non fosse si rischia di andare, anno dopo anno, ad applicare in modo poco coerente le varie imposte e tasse creando difficoltà alle imprese e ai cittadini.
Nel primo anno di applicazione della nuova imposta sugli immobili riscontriamo come si sia passati da una situazione di quasi omogeneità, a proposito degli importi della vecchia ICI, a una più profonda e grave differenzazione tariffaria tra immobili delle imprese insediate nei Comuni della nostra Provincia. Questo è uno dei risultati derivanti all’applicazione al massimo dell’aliquote IMU effettuata da alcune Amministrazioni Comunali che hanno equiparato gli immobili produttivi delle aziende alle seconde case.
Per questo CNA e CONFARTIGIANATO ritengono che sia arrivato il momento di definire una “programmazione” pluriennale del prelievo fiscale locale che ricerchi maggiore equilibrio tra i vari tributi (IMU, Tassa di Soggiorno, Irpef). Questo può dare sicuramente l’opportunità anche di rivedere al ribasso le attuali imposte applicate.
Questo equilibrio deve tenere conto anche dell’applicazione tariffaria locale.
Ci riferiamo all’introduzione, dal 2013, della TARES il nuovo tributo comunale sui rifiuti e servizi a copertura dei costi per la gestione dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti assimilati e dei costi dei servizi indivisibili dei Comuni.
I previsti aumenti per il 2013 del costo di questo servizio, uniti al fatto che l’Iva sarà sostituita con un’addizionale, determinerà per le imprese un aumento medio degli importi, pagati fino al 31 dicembre di quest’anno, superiore al 15%.
CONFARTIGIANATO e CNA propongono a tutte le Amministrazioni Comunali del nostro territorio un vero e proprio Patto per mantenere alte le prospettive di competitività e di coesione sociale che da sempre sono un tratto distintivo delle nostre comunità ed a cui tutti devono contribuire.
Il primo obiettivo da cogliere nella logica del Patto è di evitare l’applicazione delle imposte, tasse e tariffe locali in ordine sparso senza una razionale programmazione, quindi un’azione che possa anche portare a riequilibrare l’attuale prelievo.
E’ necessario, in questi momenti, un vero e proprio salto di qualità, in primis da parte della Pubblica Amministrazione attraverso una razionalizzazione della propria organizzazione finalizzata, da un lato al recupero di nuove risorse e dall’altro avendo il coraggio di agire concretamente su tutte le leve fiscali a disposizione.
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Nella foto: un momento della protesta di Confartigianato che, con il proprio gazebo, fu anche in piazza del mercato contro le aliquote IMU troppo alte sugli immobili sedi di attività economiche
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