News / Ufficio sindacale - martedì 28 mag 2013 | A cura dell'Ufficio Stampa
Le Associazioni di rappresentanza dell'artigianato della provincia di Ravenna hanno diramato questo comunicato stampa in merito alla nuova legge regionale che regolamenta i mercatini dei cosiddetti hobbisti e le mostre scambio:
Confartigianato e Cna di Ravenna hanno più volte segnalato a tutti i Sindaci della provincia che tali iniziative, che si svolgono di norma su aree pubbliche comunali, di fatto, spesso non sono altro che dei propri veri mercati abusivi.
Sempre maggiori, infatti, sono le segnalazioni che riceviamo da parte di imprese regolari che svolgono quest’attività (con regolare posizione fiscale e contributiva) di fenomeni di abusivismo e di distorsione del mercato effettuata da finti hobbisti.
Fenomeni, purtroppo, in aumento grazie al proliferare di iniziative e agli scarsi controlli messi in campo dagli Enti deputati.
Rileviamo, tra l’altro, che questa fattispecie di manifestazioni sono sempre più utilizzate da Pro Loco e Comitati Cittadini proprio perché - oltre a farne uno strumento di promozione – sono utilizzate come blando finanziamento alle attività. Il tutto a scapito, ovviamente, del commercio regolare e autorizzato.
Abbiamo, inoltre, registrato anche il fenomeno di persone che - anche grazie a benevole interpretazioni della norma e ai pochi controlli - hanno preferito rinunciare alla propria licenza per intraprendere la strada del cosiddetto hobbismo, che consente loro di non pagare le tasse (evadendo IVA, tasse e contributi) e di continuare a guadagnare.
Inoltre, è facile costatare che il materiale posto in vendita non sempre proviene dallo svuotamento della propria cantina o soffitta, o da proprie produzioni personali, ma da altri soggetti.
La Confartigianato e la Cna si aspettavano che la Legge Regionale si ponesse l’obiettivo di tutelare le imprese (quelle, per intenderci, iscritte alla Camera di Commercio e con Partita IVA). Prendiamo atto della nuova Legge e invitiamo gli Enti preposti al controllo a svolgere “il loro dovere” affinchè la regolamentazione dei mercatini non diventi la regolamentazione di una attività abusiva.
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