News / Ufficio sindacale - mercoledì 30 ott 2013 | A cura dell'Ufficio Stampa
In un momento storico in cui la crisi non è solo economica ma anche legata a una perdita della capacità di pensare, di fare e di investire sulla formazione, il comparto ceramico della regione Emilia-Romagna inverte la rotta con la nascita dell’Istituto Tecnico Superiore (ITS) «Tonito Emiliani» per Tecnico superiore per la progettazione e prototipazione di manufatti ceramici, con sede in Faenza.
Gli ITS sono corsi biennali di formazione post-diploma che offrono una valida alternativa alla carriera universitaria, puntando su una valida formazione tecnica e su un rapporto diretto con il mondo del lavoro e delle professioni. Se possibile il corso intitolato a Tonito Emiliani, autentico deus ex machina delle principali eccellenze ceramiche di Faenza e autore del testo di tecnologia ceramica per antonomasia, rappresenta un’ideale sintesi di questa nuova offerta formativa.
Accanto alla Fondazione FITSTIC di Cesena (Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), e alla Regione Emilia-Romagna che finanzierà interamente il progetto, il percorso ceramico vede il coinvolgimento attivo dell’Amministrazione comunale di Faenza, dell’ISIA, del Liceo Ballardini, del MIC e di tutto il mondo produttivo ceramico del territorio. Difatti l’industria è presente con, in prima fila, le aziende GIGACER e SACMI, grazie alla volontà di Giovanni Savorani, Presidente di Gigacer e membro del Consiglio Direttivo di Confindustria Ceramica, e di Eugenio Emiliani, già direttore generale della SACMI. L’altra faccia della produzione, quella artistica, è rappresentata da Davide Servadei, Presidente nazionale di Confartigianato Ceramica, fortemente impegnato nel progetto. «Spesso – dichiara Servadei – abbiamo difficoltà a trovare giovani con una formazione che risponda alle esigenze del mercato del lavoro. Questo corso post-diploma nasce proprio dalle necessità del settore produttivo di creare figure professionali consone alle esigenze della produzione, sia essa industriale oppure artigianale».
Il corso si dipanerà in un biennio. Saranno ammessi, tramite esame di ammissione, solo 25 studenti, italiani o stranieri, in possesso di diploma di scuola superiore. Delle 2000 ore di docenza oltre il trenta percento sarà di stage. «Questo è uno dei punti fondamentali del progetto – spiega Giovanni Savorani – ovvero l'esperienza di laboratorio, dentro il mondo del lavoro, artigianale e industriale. Gli studenti torneranno a imparare il fare. Chi riuscirà a superare l’esame di ammissione avrà la possibilità di svolgere l’attività didattica anche dentro le aziende». Al termine del biennio, dopo l’esame finale, verrà rilasciato un diploma statale di «Tecnico superiore per la produzione/riproduzione di artefatti artistici» che consentirà l’accesso a tutti i concorsi pubblici. La partecipazione è completamente gratuita.
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