“Il lavoro abusivo avvelena la società, fermiamolo insieme”. Questo è lo slogan che CNA e Confartigianato hanno scelto per rilanciare l’impegno nella lotta senza quartiere che, come Associazioni di rappresentanza delle aziende artigiane, intendono condurre nei confronti di chi svolge attività economiche e di impresa in forma abusiva.
In realtà è riduttivo parlare di un semplice slogan, perché si tratta della concreta testimonianza di un impegno costante nel tempo che ha visto Confartigianato e CNA di Ravenna già protagoniste, a partire dai primi anni novanta, della creazione dell’Osservatorio provinciale contro l’abusivismo, prima esperienza in Italia di questo tipo.
Da quegli anni di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ma di risultati concreti se ne sono visti pochi.
Per CNA e Confartigianato combattere l’abusivismo significa stare al fianco degli imprenditori che svolgono la loro attività nel rispetto delle regole, garantendo così anche i consumatori.
Chi svolge un’attività abusiva non ha i requisiti minimi di professionalità, non esegue un lavoro a regola d’arte e mette a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini, non paga le tasse, non versa contributi, non rispetta i contratti di lavoro né le leggi sull’ambiente, espone a rischi chi si avvale dei suoi servizi ed esercita una forma di concorrenza sleale nei confronti delle tante imprese che operano nella legalità, mettendo a rischio la loro sopravvivenza.
Nel corso di una conferenza stampa, svoltasi oggi presso la Camera di Commercio di Ravenna, CNA e Confartigianato hanno presentato i dati relativi all’attività di segnalazione, contrasto e risultati ottenuti, in questo primo anno di operatività del Protocollo contro l’abusivismo firmato, presso la Prefettura, con tutti i Comuni del nostro territorio provinciale.
I DATI: le tabelle relative al numero e all'esito delle segnalazioni raccolte e inoltrate alle Polizie Municipali sono disponibili nel PDF del comunicato qui allegato (file: ComunicatoeDatiSegnalazioni.pdf), in quanto non è stato possibile pubblicarle qui nel testo.
STIMA DEL ‘VALORE’ DELL’EVASIONE (danno per la Comunità)
PRODOTTO DAI 70 CASI SEGNALATI
(stimando un utile di 15.000 euro/anno per ogni attività abusiva)
INPS (contributi previdenziali) Euro 200.000
IRPEF Euro 115.000
IVA Euro 180.000
TOTALE Euro 495.000
Come si vede, il danno per la collettività è davvero importante, soprattutto considerato che le 70 segnalazioni giunte a Confartigianato e CNA, e inoltrate alle Polizie Municipali, devono considerarsi solo la punta dell’iceberg, di un fenomeno ben più diffuso. La richiesta, rivolta a tutte le Istituzioni, è quella di impegnarsi con ancora più determinazione ed utilizzando tutti i mezzi a loro disposizione, per contrastare le attività illegali sul territorio che mettono a rischio la sopravvivenza stessa di tante piccole imprese.
CNA e Confartigianato ritengono indispensabile che la lotta si concentri contro quelle forme di “nero totale”, ovvero quelle attività che vengono definite “fantasma” e del tutto sconosciute al Fisco, che operano nel completo ed evidente disprezzo delle regole e in un regime di assoluta evasione fiscale. Attività invisibili al Fisco che continuano a lucrare senza pagare tasse e contributi, senza il rispetto della sicurezza e delle norme più elementari.
Spesso gli imprenditori Associati a Confartigianato e CNA segnalano di essere stati oggetto di controllo, da parte delle varie Forze dell’Ordine, anche più volte in un anno. Nulla in contrario, ovviamente, a verifiche e controlli sulle attività economiche, ma è altrettanto ovvio che imprese ed Associazioni pretendano uno zelo ed una presenza ancora maggiore nel contrasto a chi, soprattutto in questa fase di crisi economica prolungata, opera una concorrenza sleale nei confronti delle aziende ‘regolari’ che operano alla luce del sole.
CNA e Confartigianato della provincia di Ravenna rinnovano l’impegno nelle attività di segnalazione degli abusivi agli organismi competenti a svolgere i controlli, di supporto alle imprese e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
stopabusivismo@ra.cna.it e
stopabusivismo@confartigianato.ra.it sono
i due indirizzi di posta elettronica messi a disposizione di imprenditori e cittadini per segnalare con una e-mail chi uccide il lavoro di tutti gli artigiani che operano nella legalità. Queste segnalazioni verranno poi t
rasmesse, in forma anonima, dalle Associazioni artigiane alle Forze dell’Ordine che sono impegnate ad effettuare i controlli.
Nel rilanciare, quindi, l’appello a vincere ogni forma di omertà, Confartigianato e CNA chiedono ai cittadini di fare un grande salto culturale, superando quelle forme di connivenza che stanno alla base del rapporto tra abusivo e consumatore poco attento alla sicurezza e alla qualità delle prestazioni e dei prodotti. Solo il rispetto delle regole ed un tessuto economico sano, d’altronde, possono garantire un corretto sviluppo della nostra società civile.