Le due Associazioni di rappresentanza dell'Artigianato e della piccola e media impresa di Ravenna hanno appreso dalla lettura di sottotitolo su un quotidiano locale, martedì 6 agosto scorso, che per decisione dell'Amministrazione Comunale di Ravenna i caravan di nomadi e giostrai saranno spostati da via Medulino in un'area alle Bassette.
Nella giornata odierna, con un comunicato stampa, Confartigianato e Cna rilevano come 'se l'Amministrazione Comunale avesse interloquito con le scriventi Associazioni, avremmo ribadito che la zona artigianale Bassette è stata pensata, progettata e realizzata per dare risposta alle esigenze del sistema della piccola e media azienda produttiva, e il suo futuro sviluppo, anche legato alle aree ed ai servizi per l’autotrasporto e la logistica, ci inducono a ritenere quanto meno inopportuno, e persino pericoloso, l’insediamento di un'area residenziale, che vedrebbe tra l'altro la presenza anche di minori in tenera età.
Avremmo ricordato all'Amministrazione Comunale che diverse imprese storiche ravennati, nel corso degli anni sono state delocalizzate alle Bassette dalla città, proprio a seguito delle difficoltà di coabitazione con le civili abitazioni e con le quotidiane attività scolastiche e ricreative delle persone e dei ragazzi' - continua il comunicato.
'Al di là, quindi, di qualsiasi (pur presente, non vogliamo nasconderci dietro un dito) preoccupazione su sicurezza ed ordine pubblico (l’incremento della presenza di residenti, e quindi dei veicoli in movimento nelle ore notturne all'interno dell'area videosorvegliata, ad esempio, renderebbe meno efficace l'ausilio e la deterrenza delle telecamere ai varchi), Cna e Confartigianato ritengono che l'Amministrazione Comunale di Ravenna abbia sbagliato due volte: nel metodo, non aprendo un dialogo con chi conosce e rappresenta gli imprenditori che ogni giorno, con difficoltà, rischi e sacrifici, operano per mantenere i livelli occupazionali e disviluppo del nostro sistema economico, e nel merito, visto che una ghettizzazione in un'area artigianale-industriale non sembra essere accettabile nè scevra da rischi per le persone, pertanto dichiarano la loro più totale contrarietà.
Riteniamo che a Ravenna esistano altri spazi, a disposizione dell'Amministrazione Comunale, più consoni alle esigenze delle persone e dei minori'.