PUBBLICATI I COSTI DI ESERCIZIO PER LE IMPRESE DI AUTOTRASPORTO

News / Ufficio sindacale - giovedì 17 dic 2020 | A cura dell'Ufficio Stampa


Per Confartigianato Trasporti è una giusta retribuzione per le imprese, la ministra De Micheli ha mantenuto l’impegno 
 
Il MIT ha finalmente provveduto all’attesa pubblicazione del decreto contenente i valori di riferimento dei costi di esercizio dell’autotrasporto nel Decreto direttoriale 206 del 27 novembre 2020  sui “ costi indicativi di riferimento dell’attività di autotrasporto merci” come aveva annunciato in anteprima, durante i recenti lavori del Consiglio direttivo nazionale di Confartigianato Trasporti, la Ministra dei Trasporti Paola De Micheli.
 
Il Presidente nazionale di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani esprime così la propria soddisfazione. “Da anni perseguiamo questo obiettivo e adesso le nostre imprese tornano ad avere uno strumento che, se utilizzato correttamente, permetterà loro di ricevere la giusta retribuzione per i servizi svolti. Siamo convinti che l’applicazione dei valori – sottolinea Confartigianato Trasporti – andrà a vantaggio della regolarità del mercato e della concorrenza leale tra operatori del settore, oltre che a salvaguardia della sicurezza sociale e stradale”. La pubblicazione avviene a conclusione di una vicenda che ha visto il decisivo contributo della Corte Costituzionale e dell’Autorità Antitrust, con il coinvolgimento degli stakeholders e che ha impegnato il MIT in una procedura complessa di rilevazione dei valori di riferimento dei costi che definisce un sistema di forcelle con aggregate le singole voci di costo omogenee.
 
Il nuovo sistema riprende il concetto della “forcella” che contraddistingueva le vecchie tariffe obbligatorie, ossia con un doppio valore minimo e massimo. Il ministero precisa che si evita di “individuare valori dettagliati per ogni singola voce di costo medio, provvedendo invece ad aggregare le singole voci di costo omogenee”.
 
Il Decreto divide i veicoli in quattro categorie sulla base della massa complessiva (fino a 3,5 tonnellate, oltre 3,5 e fino a 12 tonnellate, oltre 12 e fino a 26 tonnellate, oltre 26 tonnellate). 
Per i veicoli con massa complessiva fino a 3,5 tonnellate, che sono usati in prevalenza nella distribuzione nell’ultimo miglio in ambito urbano e con percorrenza inferiore a 100 chilometri, la remunerazione potrebbe essere riferita al tempo e non al chilometraggio.
 
La tabella riporta il costo chilometrico unitario e mostra tre sezioni. 
La prima riguarda il veicolo e comprende non solo quelli motorizzati, ma anche rimorchi e semirimorchi. I valori comprendono acquisto, manutenzione, revisione, pneumatici, bollo, assicurazione e ammortamento. 
La seconda sezione riguarda gli altri costi, divisi in costi del lavoro (stipendio, trasferte e straordinario dell’autista) e carburante. 
La terza sezione comprende il pedaggio autostradale. I costi sono calcolati sulla base di una percorrenza media di 100mila chilometri l’anno. Il decreto ribadisce anche la natura non cogente dei valori dei costi di esercizio e fa comunque riserva, dove necessario, di procedere con eventuali aggiornamenti dei valori dei costi.
 
Alleghiamo alla presente comunicazione le tabelle sui costi minimi ed il Decreto Ministeriale
 
SULLE NOVITA’ APPLICATICATIVE DEI COSTI MINIMI E SULLE RECENTI MODIFICHE AL REGOLAMENTO DELLE ORE DI GUIDA E RIPOSO, CONFARTIGIANATO DELLA PROVINCIADI RAVENNA ORGANIZZERA’ UNA VIDEOCONFERENZA CON MODALITA’ DI ACCESSO SEMPLICI ANCHE DAL PROPRIO CELLULARE SMARTPHONE.
SEGUIRA’ APPOSITA COMUNICAZIONE.
 

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