News / Ufficio sindacale - lunedì 21 nov 2011 | A cura dell'Ufficio Stampa
E’ stata inaugurata nella rotonda I° Maggio, “Spirale”, installazione dell’artista imolese Germano Sartelli che va ad arricchire il “museo all’aperto” delle opere monumentali di Faenza. Il progetto a costo zero per l’Amministrazione Comunale grazie al sostegno di sponsor privati
Una grande opera all’ingresso ovest della città, al centro della rotonda I Maggio di fronte alla ex Omsa. “Spirale”, installazione di Germano Sartelli, uno dei principali interpreti a livello internazionale della cosiddetta “arte povera”, è stata ufficialmente inaugurata sabato scorso.
L’opera nasce da un progetto condiviso da Amministrazione Comunale e sponsor privati che ne hanno garantito la fattibilità: Banca di Romagna, Confartigianato, Biemmepi, Molino Spadoni, Immgest, Mercatone Uno, e ancora Format Design Studio, Neri Gianni recinzioni, Ctf
L’installazione è una spirale in ferro di
L’opera è corale e collettiva. Germano Sartelli, infatti, l’ha ideata e progettata immaginando la collaborazione dei ceramisti faentini. Sotto la direzione dell’86enne maestro imolese, le formelle hanno preso forma dalle mani dei ceramisti associati a Confartigianato: Ceramiche Gatti 1928, Mirta Morigi, Ceramiche Vitali, Ceramiche Artistiche Vignoli, Miii Studio d’arte, Monica Ortelli e Susanna Vassura.
Le fondazioni sono in cemento armato. Un’ illuminazione moderna a led rende l’opera particolarmente suggestiva nelle ore serali e notturne.
Il taglio del nastro è stato preceduto da una presentazione pubblica nella sala conferenze di Confartigianato Faenza, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Giovanni Malpezzi e il vicesindaco Massimo Isola, Matteo Mammini, assessore comunale alle politiche territoriali, Claudia Casali, direttrice del Museo delle Ceramiche e Tiziano Samorè, segretario della Confartigianato manfreda, oltre ai rappresentanti degli sponsor che hanno permesso la realizzazione dell’opera “raccontata” nella sua genesi e sviluppo da un video firmato da Daniele Bernabei.
“Si dà identità ad un “non luogo” quale è una rotonda stradale –ha detto il sindaco Giovanni Malpezzi – grazie all’arte ed all’imprenditoria”.
L’installazione eleva il tono della città e va ad arricchire il nascente “museo all’aperto” composto già da oltre 60 opere monumentali di importanti artisti come Rambelli, Biancini, Fontana, Zauli, Stähler, Spagnulo, Nagasawa, Fioroni
“E’ una risposta intelligente – ha sottolineato il vicesindaco Massimo Isola – che nasce da un lato, dal dialogo proficuo tra Comune e partner privati che ne hanno sostenuto gli oneri di realizzazione, e dall’altro dalla capacità di aggregazione tra Sartelli ed i ceramisti faentini”.
Sartelli, è uno dei pilastri dell’arte italiana del ‘900, riconosciuto dai più rinomati critici italiani, selezionato già nel 1964 per
“Spirale” è un’opera che, come ha osservato la direttrice del Mic, Claudia Casali “esprime tutta la poetica di Sartelli e la sua capacità di saper declinare in modo elegante e raffinato una materia forte, e di accostare magicamente elementi in apparenza opposti”.
Per
Per Tiziano Samorè, segretario di Confartigianato “Si conclude un percorso iniziato nel 2005 quando su iniziativa del Comune e di un gruppo di estimatori del grande artista imolese si pensò ad una grande installazione nella rotonda di fronte all’ex Omsa in cui esibire in modo disincantato, alternativo e contemporaneo, alla stregua di coriandoli volanti, anche il materiale che caratterizza la città: la faience. L’iniziativa si è concretizzata nel 2010 dopo varie ipotesi progettuali. Sartelli ha immaginato un’opera che nasce in modo collegiale per far partecipare alla esecuzione i ceramisti faentini e questo coinvolgimento è di grande significato”.
Il progetto preliminare è stato firmato dall’architetto Ennio Nonni e dal geometra Daniele Bernabei. Il progetto esecutivo da Ennio Nonni e dall’ingegner Luigi Cipriani che ha diretto i lavori. I calcoli strutturali sono stati firmati dall’ingegner Duilio Piroddi, il collaudo dall’architetto Luca Frontali, la sicurezza del cantiere è stata seguita dal geometra Silvia Nenni, mentre Daniele Piazza ha coordinato i lavori.
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